…..Man mano che l’uomo vive sempre più per e con la macchina, il suo cervello si affida sempre più alle meraviglie di un’elettronica ogni giorno più perfezionata; egli dimentica, senza rendersene conto, di cercar di capire e di mantenere in funzione quella che resterà sempre la più meravigliosa delle macchine:il proprio organismo. La sola macchina capace di salvare se stessa, la sola capace di adattarsi a qualunque cosa, con tanta maggior facilità quanto più il suo proprietario avrà avuto cura di esporla, di comprenderla, di addestrarla, di metterla alla prova…. 

Alex Stecchezzini ha fondato a nel 2004 a Reggio Emilia la prima scuola in Europa di Sopravvivenza Urbana. Da non confondersi con le classiche “scuole di sopravvivenza” o survival che si prefiggono lo scopo di sopravvivere in condizioni ostili. Ma da ritenersi con corso di formazione “menageriale” chiamato “Team Building Activities”per pochi individui, che vogliono simulare le tematiche di fuga, la caccia, di difesa, utilizzando la forza del gruppo in un ambiente a loro misconosciuto. Alex e il suo “staff” ci insegnano a guardarci intorno, a cogliere quei segnali che ci aiutano a prevenire le situazioni critiche quando queste si rivelano, a farvi fronte con il coraggio e la conoscenza della razionalità ma anche risvegliando le capacità ancestrali dell’uomo che la vita moderna ha assopito.

Non è il solito “TEAM BUILDING”… ma uno stile di vita che ripristina la propria energia e consolida il coraggio e la consapevolezza.

I corsi sono personalizzati e hanno come scenario non la montagna o l’isola deserta, ma quell’ambiente “urbano” di tutti i giorni, che ci può riservare ben altri pericoli. Sono i pericoli moderni come il terrorismo, la rapina, il sequestro, la violenza, ’incendio e approfondiranno molto quelle che sono le calamità naturali che impongono diversi metodi di evacuazione e di sopravvivenza.

Reagire da singolo e reagire come “alfa” per un gruppo di persone… tutto cambia e tutto deve essere studiato.

La formazione si articola in due specializzazioni, per le persone che viaggiano per piacere, l’altra per quelle che si spostano per lavoro ininterrottamente. Non occorre pensare solo ai casi estremi come il terrorismo, anche lo sfruttare al meglio un lungo viaggio aereo evitando i fastidi del “jet lag” può essere oggetto di utili consigli. La perdita di documenti, il confronto con popolazioni di culture diverse, gli aspetti meno piacevoli e meno prevedibili del clima, sono tutti scenari che vengono presi in esame che, oltre alla sua esperienza personale, ha studiato un’ampia “trattatistica”di matrice anglosassone, da noi praticamente sconosciuta.

La finalità è una sola: quella di acquisire fiducia e sicurezza in se stessi, affrontando gli ostacoli con decisione e preparazione, rendendo “normale” anche la situazione più critica.


Le nostre attività, non hanno un programma specifico perché vengono “costruite” sulle esigenze e le necessità dell’Azienda o Cliente che ci contatta. Il dialogo diretto permette una studio controllato di tutto sulle reali necessità che vogliono essere sviluppate e consolidate.