Questa versione 2024, è diventata molto più snella. Racchiude tutte le zone di BOULDER e tutti i settori di ARRAMPICATA SPORTIVA totalmente aggiornati ma soprattutto NUOVI. Per chi non fosse mai stato alla Pietra di Bismantova; è un enorme massiccio roccioso dall’inconfondibile profilo, isolato nella rotondità degli appennino Reggiano, a forma di nave che ne contraddistingue il paesaggio, con la prepotenza visiva delle più note “pareti e monoliti” del mondo.

La Pietra di Bismantova è un conglomerato roccioso di arenaria compatta, sovente levigata dall’acqua, che si innalza di 120 m dal suolo. Data la particolarità di questa roccia quindi l’arrampicata è principalmente d’equilibrio e di tecnica, ma anche di forza estrema su grandi pareti storiche. Questo luogo frequentabile e si arrampicata 12 mesi all’anno, seguendo o evitando il sole, con la possibilità di esaurire le energie sui più di 300 itinerari esistenti. Le protezioni sono sportive e sicure e gli atterraggi dei Boulder sono stati migliorati. Buona Arrampicata!

#lamiglioremascheraeunsorriso
Alex Stecchezzini e Umberto Fontanesi Copyright© 2024

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Questo ritrovamento storico in un mio disco di Back Up, mi ha reso felicissimo. Tutto quello che i primi apritori hanno fatto alla pietra dal 1984 in poi veniva descritto in modo serio e scherzoso sul libro di rifugio che si trovava sopra al Frigorifero del Rifugio Kreüz, gestito da Mauro Croci.

Per fortuna li avevo scannerizzati e li potete trovare scaricabili in PDF dentro alla Gruppo di Facebook.

Spero che sia cosa gradita per tutti!

Ricordo di Olinto Pincelli
Pioniere dell’escursionismo a piedi e in bicicletta dell’Appennino,
partigiano, lavoratore delle Reggiane, tracciò alcune tra le prime e
più ardite vie classiche sulle pareti della Pietra di Bismantova, che
poi fece amare e praticare a diverse generazioni di reggiani attraverso
i primi corsi di roccia.
Negli ultimi decenni trascorsi ad organizzare il Soccorso Alpino, a
tracciare e rendere sicuri i sentieri, a condurre comitive sempre più
numerose su e giù per le colline e le valli appenniniche riuscì sempre
a trasmettere il suo amore profondo per il nostro territorio.
Non lo dimenticheremo.

Luogo incantato scenario di mille rappresentazioni, complice
di interminabili strane situazioni.
Luogo magico abitato da esseri surreali, nutriti e amati dai
sogni che si realizzano sulla dolce roccia che abitano.
Luogo stregato da un’irreale luna, illuminato da milioni di stelle
che rendono il manto notturno un prato di fiori.
Luogo infinito e immortale dove ogni cosa é più grande e ріù imроrtante,
dove il tempo viene fermato dal soffio dolce del vento che tra i rami e le rocce si arrampica
Luogo maestoso e puro, simbolo di libertà, dove ancora aleggia inviolato un anelito di amore e speranza.
…E.C…

a Roberto Tamburini
insostituibile gestore dell’agriturismo “Il Ginepro”

La prima volta, arrampicare in Pietra può risultare goffo.
Si ha paura che la roccia si rompa.
Il conglomerato esige infatti una progressione assai delicata, non ci sono mai prese nette, neppure appigli piccoli: solo cose arrotondate.
Ma, come possono testimoniare i frequentatori abituali, ci si fa l’abitudine e la scalata presto diventa un piacevole movimento, diverso dal solito.
Anche la geometria della roccia è articolata in modo particolare: per “vedere“ la salita, occorre esperienza.
Secondo me, comunque, è il posto ideale per imparare ad arrampicare e le vie facili non mancano.
Alessandro Gogna, Cento Nuovi Mattini

Questa è stata la vera prima guida d’arrampicata realizzata da Umberto Fontanesi che ha dato inizio a tutte le altre. 12 schede e un raccoglitore con gli schizzi fatti a mano di ogni settore.

A…
Questo lavoro è dedicato a chi ha iniziato a scalare a Bismantova.
e non ha più smesso;
non se n’è mai accorto;
a chi ci torna ogni tanto;
a chi ci dorme attaccato;
a chi ci si è buttato;
a chi ha smesso mai.

Questa guida non esce con la pretesa di essere un vademecum completo di chi intende arrampicare in Emilia-Romagna: tantissimi luoghi non sono stati presi in considerazione e, all’interno di quelli trattati, sono state ignorate le vle “classiche” e quelle stile “meglio un giorno da leone..”.
E’ una precisa scelta che risponde all’intenzione dl non mandarvi ad arrampicare In posti orrendi o male attrezzati o dove rischiereste di venire Impallinati dal proprietario o da…una multa.
Le aree descritte hanno tutte almeno un qualcosa che le rende apprezzabili; Bismantova, Muschioso e Casali hanno senza dubbio una o due marce in più e non sfigurano di certo se paragonate al migliori centri del Nord Italia: l’attrezzatura degli itinerari è quasi sempre di eccellente qualità e le difficoltà di moltissimi itinerari sono legittimo motivo
di orgoglio dei climbers emiliani.
L’altezza delle vie, indicata a lato della difficoltà, è da considerarsi “forfettaria”: nessuno si è mai accollato 1’onere di misurarle con precisione certosina; altrettanto dicasl delle difficoltà segnalate: sono stati adottati i gradi in uso nelle varie falesie, per cui a un 7b di Badolo può corrispondere un 7a dl Bismantova, e viceversa….: pazienza, quel che conta è tenersi sugli appigli e raggiungere la catena.
In molti del luoghi descritti esistono numerosi progetti non ancora liberati: la loro pulitura e “scavo” spesso ha richiesto giorni e giorni di fatiche e di studio del particolari; tutti possono cimentarvisi liberamente, ma è opportuno ricordare che solo al chiodatore spetta la facoltà di scavare o eliminare prese, a maggior ragione quando la via è già stata liberata.
Attenersi a questa regola di civiltà aiuta a mantenere simpatici i rapporti e radioso il sorriso.
Abbiamo notato come solo molto raramente slano gli arrampicatori a sporcare le falesie: di solito a Bismantova, San Marino e Badolo ci pensano i turisti… continuiamo a non imitarli e a portar via anche i rifiuti degli altri.
E A TUTTI QUANTI, BUON DIVERTIMENTO !!!!

Luigi Baroni, Severino Chiari (Pangolo), Enea Corradi, Alberto e Andrea Forlini, Alessandro Gogna, Paolo Mantovani, Silvia Mazzani, Carlo Possa, Alessandro Piras, Renzo Quagliotto, Alberto Rampini, Roberta Vittorangeli, e tutti gli amici che, in loco, ci hanno aiutato a puntualizzare diversi punti della guida.

Pizzo d’Uccello
Parete ovest 21-1-1968

Perchè, ora,
Egli è nell’aria
nelle corolle dei fiori,
nelle api e nel miele.
Scenderà bianco lungo i rumorosi torrenti,
nuoterà nei mari infiniti,
sarà nel celeste e nel verde,
in tutti i tramonti.
Lo troveremo nei nidi
sulle altalene dei bimbi,
lo berremo con l’acqua,
lo respireremo con l’aria.
Sbucherà dalle nevi con i primi fiori.
Cavalcherà sulle creste dei monti,
sulle onde dei laghi.
Stringerà, con le sue braccia di terra
questo piccolo mondo
e avrà vinto la morte
perdendo la vita.
Cesare Maestri da
« Per un Compagno Caduto »

Debbo ringraziare, innanzi tutto, coloro che per primi i hanno accompagnato in montagna, che mi hanno insegnato ad arrampicare su queste rocce e, soprattutto, che i sono stati d’esempio nel modo di rapportarsi con la montagna, con gli amici che la frequentavano e con un buon bicchiere di vino.
Alla stesura di questa guida hanno collaborato:
tutto il Gruppo Amici di Bismantova (e a questo proposito è bene ricordare che là dove la trattazione degli argomenti viene svolta al plurale, si riporta il pensiero di tutto il Gruppo);
– il parmigiano Antonio Bernard (autore, assieme al concittadino Pietro Menozzi, della precedente guida alpinistica della Pietra di Bismantova) per la stesura di alcune relazioni e per suggerimenti di carattere generale;
– il reggiano Lamberto Camurri che ha pazientemente curato la parte grafica degli schizzi alla francese;
il fotografo alpinista James Bragazzi che ha brillantemente curato la parte illustrativa;
tanti altri amici che si sono preoccupati di darmi suggerimenti, notizie, schizzi ecc., in particolare, il bolognese Giancarlo Zuffa.

..Le polemiche si susseguono… he! he! he!
Molto bene… vuole dire che c’e’ vita!!!
Sono lietissimo di comunicarvi che con il supporto tecnico della Gruppo Ufficio,
la collaborazione di Hexprimo e i prezzi eccezionali di Ginetto Sport
sono già state richiodate a spit due vie: Capibara e Billy non c’è più.
Sperando che siano le prime due di una lunga serie, vi saluto e…
..Quando scendete da una via … usate lo spazzolino!!!

ARRAMPICATE A BISMANTOVA!

BISMANTOVA BASSA

itinerari da percorrere dal basso.

attrezzature a spit.

Corda da 50 metri consente la moulinette salvo diversa indicazione.

BISMANTOVA ALTA.

itinerari raggiungibili dall’alto. Le calate sono indicate (con una freccia).

Conviene la calata su corda fissa,

Calate attrezzate su spit e alberi (cordini per colegamenti).

Gli itinerari indicati sono alcuni fra quelli esistenti ma considerati dagli autori fra i più sicuri e meritevoli.

La gradazione e in gradi francesi.

E’ indicata la difficoltà massima dell’itinerario.

ATTENZIONE ALLA CADUTA DI PIETRE

SUI SENTIERI SOTTOSTANTI ALLE PARETI!

Un’ottima iniziativa per richiodare.

Un semplice guida tascabile conteneva tutte le vie di Bismantova.

Al giorno d’oggi… potrebbe diventare decisamente difficle da realizzare.

Un bellissimo ricordo che ci aveva permesso di richiodare il Settore Torrione Sirotti.

Un Idea di Gabriele Bernazzali e Franca dove lui nelle veci del fotografo e lei della costumista.

Il PDF lo potete scaricare dentro al Gruppo di Facebook.

Spero che sia cosa gradita per tutti!

Le prime cartine dei Boulder della Pietra, dove sono stati segnati e gradati solo con tre tipi di difficoltà.

Settori di Bismantova